Con questo numero della Newsletter inauguriamo una nuova fase del nostro racconto aziendale: uno spazio pensato per avvicinarci un po’ di più, per scoprire chi siamo oltre le videocall, i task e i progetti che ci tengono quotidianamente impegnati. Dopo aver parlato tanto del “lavoro”, ora vogliamo dare voce al “lato umano” delle persone che rendono KIRANET un ambiente vivo, dinamico e ricco di storie.
Nasce così il nuovo format “KIRANET People - 5 minuti con…”, un appuntamento leggero, immediato e autentico che accompagnerà la Newsletter ogni settimana. Mini-ritratti, risposte spontanee, toni informali e foto non perfette, perché perfette non devono essere. L’obiettivo è semplice: mettere a fuoco passioni, abitudini e curiosità che ci rendono unici al di là delle riunioni e degli schermi.
Per aprire la rubrica abbiamo scelto Leopoldo Beneduce, dottore in Informatica, presenza affidabile e riflessiva del team, ma soprattutto persona con una dimensione personale intensa, calorosa e sorprendente. Chi lo conosce sa quanto la sua famiglia sia il centro di tutto: la sua “fonte di energia” e il suo “porto sicuro”. Sa anche che, quando può, ama viaggiare e immergersi nella natura, dove colori e silenzi diventano un luogo di ricarica. Lo sport, per lui, ha rappresentato a lungo molto più di un hobby, un percorso professionale vero e proprio che oggi continua a essere un riferimento di valori e uno spazio di benessere.
E poi c’è quell’impresa che dice molto di lui: un laghetto artificiale da 10.000 litri costruito completamente da solo, affrontando una serie di sfide tecniche che avrebbe potuto tranquillamente evitare… e che invece ha superato con pazienza, competenza e una buona dose di creatività.
Un inizio perfetto per questa rubrica, pensata per raccontare cosa ci rende persone prima che colleghi.
E ora… ecco i nostri 5 minuti con lui.
Leopoldo ci racconti in poche parole chi sei lontano dal lavoro?
“Fuori dall’ufficio c’è la mia famiglia: è la mia fonte di energia e il mio porto sicuro. Ho una moglie di cui sono innamorato come e più del primo giorno e due bambini fantastici. Mi piace viaggiare, quando possibile, e trascorrere del tempo immerso nei suoni e nei colori della natura. Riconosco nello sport un forte valore sociale, educativo e formativo: fino all’età adulta è stato un impegno professionale gratificante e oggi è uno spazio di svago e relax”.
Cosa ti motiva ogni giorno?
“La possibilità di affrontare nuove sfide nel mio lavoro e, soprattutto, il pensiero di poter regalare un sorriso a mia moglie e ai miei bambini”.
Il miglior consiglio che hai mai ricevuto?
“Nessun consiglio in particolare. La mia vera forza arriva dalla fiducia delle persone a cui tengo o di cui ho profonda stima”.
Un talento nascosto (o inaspettato).
“Il fai-da-te. Ho costruito un laghetto artificiale da 10.000 litri superando da solo una serie di ostacoli tecnici che pensavo fuori dalla mia portata. Un progetto che mi ha dato grande soddisfazione”.
Un oggetto che porti sempre con te?
“La sigaretta elettronica”.
Il tuo comfort food preferito?
“Pizza, panini da pub, rosticceria in tutte le sue forme”.
Chi è il tuo eroe personale (reale o immaginario)?
“Oskar Schindler e Alfonso Sabella. Diversissimi, controversi per certi aspetti, ma accomunati da grande coraggio e determinazione. E poi, naturalmente, il Pibe de Oro (Diego Armando Maradona, ndr)”.
Il sogno che hai nel cassetto?
“Andare a vivere, un giorno, in una casa un po’ sperduta in campagna, allevando animali e coltivando fiori e piante. La vera impresa, però, sarà convincere mia moglie: lei sogna un Sephora sotto casa e, al momento, non vuole nemmeno un gattino… sostiene che siano già più che sufficienti i tre ‘animali’ che ha in famiglia!”.
(L’intervista è stata realizzata da Ignazio Riccio)