Un “Gps” per operare l’occhio: tecnologia per tutti i pazienti

15 settembre 2025 di
Un “Gps” per operare l’occhio: tecnologia per tutti i pazienti
Coevia Sistemi srl, Silvana Delle Curti

(Fonte: Ansa) Una sorta di “Gps” ad altissima risoluzione che guida il chirurgo nelle manovre più delicate e consente di osservare le strutture dell'occhio non solo in superficie ma anche in profondità, con una precisione di pochi micron: è la tecnologia dell'Oct intraoperatorio che, in Piemonte, verrà utilizzata in maniera sistematica, come parte integrante della pratica chirurgica quotidiana e non un servizio riservato a pochi casi selezionati.

A introdurre questo approccio è il dottor Alberto Bellone, specialista di riferimento nella chirurgia del segmento anteriore e posteriore dell'occhio, che opera alla clinica Humanitas Sedes Sapientiae di Torino.

“La mia filosofia - dice - è sempre stata quella di garantire al paziente la massima tranquillità possibile. L'esperienza del chirurgo è fondamentale, ma oggi possiamo integrarla con una tecnologia che ci permette di vedere l'invisibile. Con l'Oct intraoperatorio non stiamo più stimando una distanza o una profondità: la stiamo misurando e questo si traduce in una sicurezza attiva, che previene le complicanze prima che possano verificarsi”.

Ma la vera innovazione, sottolinea Bellone, “non consiste semplicemente nel possedere una tecnologia avanzata, ma nel renderla disponibile a tutti i pazienti che ne hanno bisogno. Credo che la sicurezza non possa essere un privilegio riservato a pochi”.


Condividi articolo
Etichette
Archivio