LA FARMACIA DEL FUTURO: sempre più alto il coinvolgimento dei farmacisti nei modelli di assistenza collaborativa

In occasione dell’«Inspiring the Future Pharmacy», l’evento tenutosi nei giorni scorsi a Roma in collaborazione con Federfarma, Università la Sapienza, Politecnico di Milano e IUAV, si è discusso circa l’evoluzione della farmacia ed in particolare del ruolo del farmacista nel prossimo decennio. Diverse le proposte progettuali presentate, che vanno dalla metamorfosi dello spazio fisico verso un luogo “aperto” alla consulenza personalizzata anche in ambito green/beauty/sport/benessere, alla costruzione di una Forum Pharmacy con servizi one to one, dove il farmacista si pone come fonte autorevole di informazioni in alternativa alle notizie generaliste del mondo digitale, fino all’Augmented Pharmacy che trasforma l’ambiente della Farmacia in un luogo digitale dove grazie a display e tecnologia, ciò che finisce al centro è l’user experience del paziente sempre più visto come cliente.

Pensando al farmacista del presente e del prossimo futuro, gli esperti sottolineano l’esistenza di tre driver del cambiamento:

In primis la contaminazione tecnologica per una farmacia sempre più connessa. È da sottolineare infatti l’importanza del coinvolgimento della figura del farmacista all’interno di modelli di assistenza sanitaria collaborativa con l’accesso di quest’ultimo alle informazioni contenute nel fascicolo sanitario elettronico.

Specializzazione, intesa come la necessità di competenze distintive per fornire al paziente/cliente un’offerta sempre più personalizzata.

Apertura, per spianare la strada verso un maggior dialogo non solo con il paziente ma con tutta la filiera del mondo farmaceutico. È fondamentale per i farmacisti trovare nuovi modi per interagire con gli operatori sanitari e fornire così non solo prodotti, ma anche valore e servizi.

Inoltre, in considerazione del documento programmatico “La Visione per la farmacia 2030” diffuso dal Pharmaceutical Group of the European Union, il ruolo del farmacista resta fondamentale in tutti quegli ambiti in cui il proprio contributo può portare vantaggi al paziente stesso oltre che risparmi importanti al Sistema Sanitario Nazionale.

Di seguito le linee guida del documento stabilite dall’intera comunità farmaceutica della Ue:

  • Massimizzare i benefici dell’intervento del farmacista comunitario sui pazienti e i Sistemi sanitari, promuovendo servizi farmaceutici per migliorare l’aderenza e minimizzare i rischi;

  • Coinvolgere i farmacisti di comunità in modelli di assistenza collaborativa;

  • Concedere ai farmacisti di comunità l’accesso a tutte le informazioni sanitarie relative ai pazienti e l’elenco dei farmaci che stanno assumendo;

  • Consultare i farmacisti sull’integrazione di nuove soluzioni digitali nel settore sanitario;

  • Consentire ai farmacisti di contribuire a far progredire la digitalizzazione dell’assistenza sanitaria;

  • Supportare i farmacisti nell’integrazione della farmacogenomica, delle regole cliniche convalidate e dati del mondo reale nella loro pratica quotidiana per migliorare la sicurezza del paziente;

  • Supportare i farmacisti di comunità nell’offrire screening sanitario, promozione della salute e istruzione per contribuire a ridurre l’onere complessivo di malattie croniche;

  • Stabilire quadri normativi per massimizzare il valore dell’accessibilità;

  • Assicurarsi che i farmacisti di comunità possano fornire ai pazienti l’intera gamma di medicinali e dispositivi medici di cui hanno bisogno;

  • Garantire che la retribuzione per i farmacisti di comunità rispecchi correttamente il loro contributo al miglioramento dell’assistenza farmaceutica, riducendo l’onere per gli altri servizi sanitari e dando sostegno alla sostenibilità dei Sistemi sanitari.

In tale contesto, nella gestione delle cure domiciliari proposta da KIRANET con il progetto HOMECARE, il farmacista assumerebbe un ruolo attivo, perfettamente integrato nel processo di gestione dell’assistenza domiciliare rispondendo pienamente alle esigenze delle strutture sanitarie che erogano tali servizi e ai bisogni socio-sanitari del cittadino.

Scopri il progetto HOMECARE>