Farmacie rafforzate e revisione del payback: le linee della riforma in Cdm

22 settembre 2025 di
Farmacie rafforzate e revisione del payback: le linee della riforma in Cdm
Coevia Sistemi srl, Silvana Delle Curti

(Fonte: Ansa) Revisione della distribuzione dei medicinali, rafforzamento delle farmacie territoriali come presidi sanitari di prossimità e l'integrazione delle banche dati sanitarie come quella del Sistema Tessera Sanitaria e del Fascicolo Sanitario Elettronico per garantire informazioni in tempo reale su prescrizioni, dispensazioni, prezzi, consumi e stock dei farmaci. Ma anche l'attesa revisione dei tetti della spesa farmaceutica e dei meccanismi di payback.

Sono alcuni dei punti contenuti nello schema di disegno di legge-delega che il Consiglio dei Ministri ha approvato recentemente. Il Governo ha il compito di innovare e riordinare l'intero quadro della legislazione farmaceutica italiana in un Testo Unico. Il Testo è frutto del lavoro congiunto di cinque ministeri - Salute, Economia e Finanze, Imprese e Made in Italy, Ambiente e Giustizia - che saranno coinvolti anche nell'adozione dei decreti attuativi entro il 31 dicembre 2026.

Per il ministro della Salute, Orazio Schillaci, “si tratta di un passaggio importante in un'ottica di riordino e semplificazione, con l'obiettivo di arrivare a un provvedimento nell'unico interesse dei cittadini e del Servizio Sanitario Nazionale pubblico”. Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, è il promotore dell'iniziativa. “Vogliamo rendere il farmaco sempre più accessibile - dice - e garantire un presidio di prossimità ai cittadini. Lo avevamo annunciato a maggio, condiviso con gli stakeholder in un incontro pubblico a fine luglio e oggi l'iter del Testo Unico prende ufficialmente avvio. Siamo convinti che questa linearità, frutto di una visione chiara e precisa, guiderà anche il confronto parlamentare e il dialogo con Regioni e parti interessate”.

“Accogliamo con favore il Testo Unico sulla Farmaceutica, che mantiene rapidamente l'impegno del Governo di realizzare una cornice normativa più chiara e al passo con i tempi, in grado di semplificare le regole e offrire maggiore certezza a chi investe in Italia. Si tratta di un passaggio fondamentale che valorizza il ruolo strategico dell'industria farmaceutica per la salute dei cittadini, per la crescita economica e per l'attrattività e sicurezza della Nazione”, commenta Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria.

“Con questo provvedimento prosegue una fase nuova e positiva di riforma - continua Cattani - che ci aiuterà a difendere la nostra posizione di leader in Europa nelle Life Sciences. In un contesto globale molto complesso e delicato, l'Italia crea le premesse per consolidare un percorso favorevole per investimenti e innovazione. É un segnale di attenzione importante che dimostra una visione chiara del Governo, rafforza la collaborazione tra istituzioni e industria, nell'interesse comune di garantire cure sempre più efficaci e accessibili ai cittadini italiani. Il passo successivo sarà la legge di Bilancio, che, siamo fiduciosi, confermerà questo positivo orientamento con ulteriori azioni concrete”.

Anche il mondo dei farmaci equivalenti nutre aspettative. Stefano Collatina, presidente di Egualia, spiega che per l'industria dei farmaci equivalenti, biosimilari e fuori brevetto è l'occasione per un confronto rapido e proficuo: “L'attuale quadro non risponde più alla crisi di sostenibilità del comparto e va aggiornato con criteri chiari e coerenti”.

“La legge delega per la riforma e il riordino della legislazione farmaceutica approvata dal Governo rappresenta l'opportunità di fare il tagliando all'attuale sistema di governance della spesa. Un insieme di norme e disposizioni che, a partire dai meccanismi di contrattazione dei prezzi fino al payback, ha bisogno di essere al passo con i tempi per affrontare la doppia sfida del contenimento di una spesa che ha sforato di 4 miliardi il tetto del 2024, garantendo al contempo un ampio e tempestivo accesso all'innovazione terapeutica, che salva le vite e riduce i costi delle altre voci assistenziali”. Così il presidente di Aifa, Robert Nisticò, commenta il varo da parte del Consiglio dei Ministri del disegno di legge delega.

“Verso un più equo e uniforme accesso ai medicinali va anche il rafforzamento delle farmacie territoriali e la revisione del sistema di distribuzione dei medicinali, che possono consentire di garantire una più efficace copertura nelle aree più remote del Paese. Così come - aggiunge il presidente di Aifa - non può che essere accolta con favore la revisione della disciplina sulla produzione interna di principi attivi ed eccipienti, con il fine di promuovere l'accesso equo, continuativo e personalizzato alle cure per malati cronici o affetti da malattie rare. Un contributo importante a fronteggiare la carenza di farmaci potrà venire invece dall'integrazione dei dati su prestazioni, dispensazione, consumi e stock farmaceutici contenuti nel Sistema tessera sanitaria”.

“Come Aifa - conclude Nisticò - siamo pronti a dare il nostro contributo in termini di conoscenze, dati e informazioni per coadiuvare al meglio le altre istituzioni preposte a dare attuazione ai principi fissati dalla legge delega, con l'obiettivo primario di offrire ai cittadini un'assistenza farmaceutica che sia di sempre più facile accesso e al passo con l'innovazione”. 


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