(Fonte: Comunicato Stampa) Il Cardarelli segna un traguardo storico per la Sanità pubblica italiana, diventando il primo ospedale pubblico a dotarsi di una sala “angiosuite” in grado di gestire sia le emergenze sia le procedure programmate. Una tecnologia simile, seppur di modello meno avanzato, era finora presente solo all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, utilizzata esclusivamente per interventi elettivi.
L’investimento complessivo, pari a circa 3 milioni di euro, è stato finanziato con fondi ministeriali destinati all’innovazione tecnologica in ambito sanitario, a conferma della spinta verso strutture sempre più moderne e sicure. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha visitato il reparto di Radiologia Interventistica del Cardarelli, accompagnato dal direttore generale Antonio d’Amore. L’occasione è stata anche l’opportunità per verificare l’avanzamento dei principali cantieri ospedalieri, tra cui la nuova sala di emodinamica della Cardiologia con UTIC e il restauro del padiglione monumentale dell’ospedale.
La nuova “angiosuite” rappresenta un salto di qualità nell’assistenza ai pazienti, poiché consente di concentrare in un unico ambiente procedure che in passato richiedevano il trasferimento tra sala operatoria e reparti di Radiologia e Radiologia Interventistica. Questo approccio riduce notevolmente gli spostamenti dei pazienti, abbrevia i tempi di intervento e incrementa la sicurezza complessiva delle procedure.
Grazie all’integrazione tra angiografo e TAC, la sala è in grado di acquisire immagini ad altissima definizione sia dei vasi sanguigni sia di organi e strutture ossee. I dati ottenuti vengono elaborati da un software di modellazione 3D, fornendo rappresentazioni dettagliate e affidabili, essenziali per la pianificazione e l’esecuzione di interventi complessi. La tecnologia apre nuove prospettive anche in oncologia per trattamenti percutanei, consentendo biopsie di precisione, mappature accurate dei vasi lesionati e tempi di recupero più rapidi per i pazienti.
La Radiologia Vascolare e Interventistica del Cardarelli, diretta da Raffaella Niola, rappresenta un’eccellenza nazionale, essendo l’unico reparto in Italia con medici in guardia attiva h24. Ciò garantisce interventi tempestivi nelle emergenze e una significativa riduzione dei tempi di degenza. Solo nel 2024, il reparto ha eseguito complessivamente 11.185 procedure, di cui circa 4.000 in urgenza, pari al 40%. Di queste, 8.465 hanno riguardato pazienti interni e 1.290 pazienti provenienti da altri ospedali, strutture territoriali o aziende convenzionate.
Secondo il direttore d’Amore, la nuova “angiosuite” non rappresenta solo un avanzamento tecnologico, ma anche un miglioramento strutturale e organizzativo “La possibilità di eseguire più procedure in un unico ambiente riduce i rischi e aumenta l’efficienza. È un cambiamento significativo nella gestione dei pazienti critici, soprattutto quelli che necessitano di interventi urgenti”, ha dichiarato.
Con questa innovazione, il Cardarelli consolida il suo ruolo di punto di riferimento regionale e nazionale per la Radiologia Interventistica, confermando la centralità della tecnologia avanzata e della professionalità medica nell’ottica di una Sanità pubblica sempre più sicura, rapida e all’avanguardia.