(Fonte: Comunicato Stampa) La trasformazione digitale del Servizio Sanitario Nazionale è ormai una realtà concreta e l’Italia sta cercando di tenere il passo con le sfide della modernizzazione tecnologica. Con il supporto del PNRR e investimenti sempre più consistenti, la Sanità italiana punta a diventare più efficiente, sostenibile e centrata sul paziente.
Secondo il recente White Paper presentato da Anitec-Assinform, l’Associazione che riunisce le aziende ICT italiane, il futuro della Sanità digitale si basa su cinque pilastri: innovazione tecnologica, semplificazione normativa, interoperabilità, accesso ai fondi e formazione continua del personale sanitario. Una strategia che, se ben coordinata, potrebbe ridurre inefficienze e colmare il divario digitale con altri Paesi europei.
Il mercato ICT nel settore sanitario conferma il trend positivo: nel 2024 il valore complessivo ha superato i 2,4 miliardi di euro, con una crescita prevista di circa il 9% nel 2025. In testa alle tecnologie più dinamiche ci sono l’Intelligenza artificiale, il Cloud e la Cybersecurity, settori che stanno ridefinendo l’organizzazione e i servizi offerti dai presidi ospedalieri.
La Telemedicina e il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 rappresentano i fronti più visibili di questa rivoluzione digitale. Grazie alla Piattaforma Nazionale di Telemedicina e all’Ecosistema Dati Sanitari, è possibile immaginare un sistema più integrato, dove le informazioni sanitarie seguono il paziente e non solo la struttura in cui è ricoverato.
Non mancano però le sfide. L’interoperabilità tra sistemi rimane un nodo cruciale, così come la gestione dei dati in conformità con le normative, che pesa ancora su gran parte delle strutture sanitarie. Inoltre, un terzo delle aziende non ha mai ricevuto finanziamenti per progetti di digitalizzazione, evidenziando la necessità di fondi stabili e di una strategia coordinata.
Domenico Favuzzi, vice presidente vicario di Anitec-Assinform, sottolinea che “l’Italia ha competenze e casi di successo da valorizzare. È il momento di trasformare le iniziative in una vera strategia nazionale, con collaborazione tra pubblico e privato per ottenere risultati concreti”.
Il White Paper, realizzato in collaborazione con aziende come Almaviva, Cisco, Microsoft e IBM e con le principali associazioni del settore, delinea quindi un percorso chiaro: investire nelle tecnologie, aggiornare il personale, semplificare le regole e rendere i dati accessibili e sicuri. Una sfida ambiziosa, ma necessaria, per una Sanità all’altezza delle esigenze del XXI secolo.