Luca Esposito, Sviluppatore di software back-end per KIRANET, è un elemento chiave per il centro di ricerca. Grazie alla sua innata curiosità e determinazione esplora continuamente nuove tecnologie, approcci e strumenti, riuscendo a proporre soluzioni innovative anche nelle situazioni più complesse.
La sua capacità di unire competenze tecniche avanzate a una straordinaria creatività lo rende un punto di riferimento per i progetti aziendali. In questa intervista, concessa per la rubrica della newsletter aziendale “People KIRANET”, Luca ci parla del suo lavoro, facendoci scoprire alcuni particolari dell’attività svolta quotidianamente insieme ai suoi colleghi.
Qual è il tuo ruolo in azienda?
“Mi occupo in prevalenza dello sviluppo dei microservizi per KIRANET e la mia area di riferimento è quella software e development. Il lavoro del back-end, nello specifico, consiste nel partire dalle nuove esigenze e dalle eventuali problematiche riscontrate in FIDCARE, la piattaforma software web based, integrata e modulare dell’azienda, che consente la gestione dei processi socio-sanitari secondo una visione paziente-centrica. L’obiettivo è risolvere i problemi e implementare il software. Personalmente sono concentrato in particolare sul dominio che riguarda la gestione delle terapie, ma l’intera area è occupata in un continuo studio del prodotto al fine di miglioralo sempre di più”.
Si tratta quindi di un lavoro di équipe?
“Sì, ci confrontiamo continuamente, in maniera dinamica. Tra di noi siamo molto uniti e i risultati ci danno ragione. Le discussioni sono anche lunghe, ma alla fine decidiamo tutti insieme la strada migliore da percorrere per migliorare il software”.
Da quanti anni sei in KIRANET?
“Saranno esattamente due anni il prossimo 13 febbraio”.
In precedenza hai avuto altre esperienze lavorative?
“Ho iniziato a lavorare in un’azienda informatica ad agosto del 2000 e lì sono rimasto per ventitré anni. Debbo dire che ci sono cresciuto in quella realtà che mi ha dato la possibilità di confrontarmi in tanti contesti e ambienti diversi, quell’esperienza mi ha dato molto anche dal punto di vista umano e sono rimasto in ottimi rapporti con loro”.
Hai cambiato per cercare nuovi stimoli?
“Ho cambiato per due motivi: uno di carattere personale,
l’altro professionale. Seppure mi trovavo bene nell’altra azienda avevo bisogno
di fare ulteriori passi in avanti dal punto di vista tecnologico.
In KIRANET ho trovato quello che cercavo. Ho vissuto esperienze nuove e
importanti in pochissimo tempo”.
Se dovessi fare un bilancio di questi due anni in KIRANET cosa diresti?
“È un bilancio molto positivo. Sono in un ambiente giovane, dinamico e molto qualificato professionalmente. Il direttore generale Raffaele Chianese è un vulcano di idee e con i miei colleghi mi trovo bene, sia dal punto di vista lavorativo sia umano”.
Gli obiettivi per il 2025?
“Portare a termine nel migliore dei modi la programmazione dell’azienda. Sarà un anno molto impegnativo, ma sicuramente ci darà grosse soddisfazioni. Ho forti aspettative sul progetto che riguarda la struttura ospedaliera del Cardarelli, su cui ho lavorato negli ultimi tempi in maniera assidua. Poi, lavoreremo alacremente per continuare a migliorare il prodotto FIDCARE sul quale non si finisce mai di intervenire”.
(L’intervista è stata realizzata da Ignazio Riccio)